Calvario
Il periodo in cui questa collina viene destinata a commemorare la crocifissione del Salvatore non è dato saperlo. Per certo sappiamo che già Alessio Di Giovanni (1872 – 1946), noto poeta e scrittore ciancianese, parla di una croce nera in cima al Monte Calvario.
Alle pendici di questo monte, all’incirca nella metà del XVIII sec., venne costruita la chiesa di San Gaetano, edificata per interessamento dell’arciprete Vincenzo Felice Sedita (1716 – 1798).
L’edificio di culto era ancora esistente nel 1823. Dal 1911 si hanno notizie della sua scomparsa.
Nel 1932 circa, per iniziativa privata, promossa da Francesco Ciraolo (superiore della Congregazione di Maria SS. Addolorata)e sostenuta da molti cittadini per le spese, il Golgota ciancianese, venne ampliato, sistemato e si edificò l’attuale chiesetta che si trova nella parte sommitale del monte, proprio sotto la croce.
Bisogna arrivare al 1973 perché il Calvario assuma l’aspetto odierno: infatti in questa data il Comune, il cui sindaco era il Cav. Onofrio Tambuzzo, finanzia i lavori che vengono svolti dalla ditta Carubia Paolo. Vengono così realizzati il rivestimento in pietra dell’originaria collina di tufo e la scalinata che porta in cima al Monte.