Archeologia “Tra Fiume Platani e Monti Sicani”
Concluso con succeso il Convegno sull’archeologia “Tra Fiume Platani e Monti Sicani”.
Archeologia e turismo dal fiume Platani ai monti Sicani. Grande partecipazione al convegno internazionale organizzato a Cianciana che ha visto come ospiti archeologi tedeschi e siciliani e che ha suscitato l’interesse di vari studiosi agrigentini e non solo.
Sono stati presentati i “Primi risultati della ricerca Survey negli anni 2009 e 2010”, una importante ispezione archeologica nel territorio dei monti Sicani, svolta da studiosi tedeschi, che per la prima volta ha messo in luce circa duecento siti archeologici e che ha permesso di scoprire alcuni dei tesori nascosti nel territorio dell’entroterra agrigentino rimasto in parte inesplorato diversamente da quello della fascia costiera.
“Abbiamo trovato circa 200 siti archeologici sconosciuti, insediamenti di varie epoche: l’epoca del ferro, quella romana, l’epoca tarda antica e tardo medievale, ma anche ceramiche, monumenti e fattorie più recenti – spiega il professor Johannes Bergemann, dell’istituto archeologico dell’università di Gottingen, che ha coordinato le ricerche – .
Abbiamo ricostruito più di 2000 anni di storia – racconta – è stato per noi davvero un grande successo. Dobbiamo riprendere i lavori l’anno prossimo, poi una volta finita la ricerca la Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento dovrà decidere insieme con i Comuni interessati in questa zona cosa realizzare.
La mia impressione – aggiunge l’archeologo tedesco – è che si andrà avanti, perché i sindaci locali sono interessati a promuovere il territorio valorizzando strutture come musei e circuiti turistici e la nostra ricerca, indubbiamente, oltre che avere un valore storico e scientifico potrebbe essere di aiuto per la promozione del turismo”.
“Il nostro territorio ha delle peculiarità importanti dal punto di vista naturalistico, paesaggistico e culturale che in questi anni stiamo cercando di valorizzare e promuovere per incrementare il turismo e attrarre nuovi investimenti, anche questo studio archeologico va in questa direzione – dice il sindaco di Cianciana Salvatore Sanzeri.
Si tratta di una nuova opportunità che abbiamo colto con grande interesse per fare in modo che le nostre zone da una situazione di marginalità diventino centri importanti di turismo e cultura”.
“Complimenti al prof. Bergemann, che ha avviato questa ricerca in collaborazione con la Soprintendenza – dice il sindaco di Alessandria della Rocca, Luigi Mulè – e al sindaco Sanzeri, che ha saputo cogliere questa nuova opportunità che noi sosterremo con determinazione certi dell’importanza che assume per l’arricchimento culturale e il rilancio turistico di tutto il territorio dei Monti Sicani”.
Durante i lavori, coordinati dal professor Francesco Cannatella, sono intervenuti Maria Concetta Parello, dirigente archeologa della Soprintendenza ai beni culturali di Agrigento, Stefano Vassallo, dirigente archeologo della Soprintendenza di Palermo, Paolo Sanzeri, direttore del Museo Civico Cianciana, Antonino Filippi, direttore per la Sicilia dei Gruppi Archeologici d’Italia.
Gli archeologi del team tedesco dell’istituto archeologico dell’università di Gottingen guidati dal professor Johannes Bergemann che hanno illustrato sotto i vari aspetti i risultati della ricerca. Matthias Lang ha parlato del “Sistema informatico territoriale topografico”; Philipp Baas della “Necropoli ed insediamenti di epoca romana” e Stefania Peluso, dei “Reperti archeologici del Museo Civico di Cianciana”.