Chiesa SS. Trinità (Chiesa Madre)
La Chiesa Madre dedicata alla SS. Trinità fu costruita per volere della famiglia del Principe Diego Ludovico Joppolo Spatafora dei Baroni di Spagna e degli eredi del Duca D’Angiò. Fu iniziata nel 1640, come indicato sulla porta della navata centrale in un medaglione in gesso, dove si legge ” Gloria Tibi Sancta Trinitas 1640”, ed ultimata nel 1646. Inizialmente l’impianto planimetrico era molto differente da quello attuale a tre navate: infatti dovendo servire una comunità meno numerosa ne era sufficiente una. Fu nel 1823 che si sentì l’esigenza di modificare in maniera sostanziale l’edificio di culto, aggiungendo due navate alla precedente raggiungendo così l’odierna configurazione. Anche la copertura subì notevoli stravolgimenti, infatti nel 1839 si volle sostituire l’elementare soffitto costituito da canne, con una più complessa copertura a volte, archi e cupole rifinite in gesso con stile ionico.
La navata centrale è separata dalle due laterali dal succedersi di tre grandi archi a tutto sesto sorretti da grossi pilastri su cui stanno attaccate una coppia di lesène di stile corinzio e nell’interspazio delle due paraste risaltano stucchi di tipo naturalistico. Una larga cornice modanata , aggettante verso il centro della navata, blocca questa visione verticale costringendo lo sguardo a convergere verso il centro della volta a botte. Qui la superficie è divisa in riquadri realizzati con cornici in gesso, mentre tre grandi affreschi occupano la zona centrale, seguendo ed adattandosi all’andamento della volta. Al centro dell’abside, sopra l’altare, in una nicchia rettangolare, a cui fanno da cornice due colonne lisce con capitelli corinzi dorati, si trova un crocifisso ligneo di ottima fattura, donato da Don Ludovico Joppolo al Convento dei Francescani e trasportato in Matrice nel 1937 dall’Arciprete Agliata. Si notano nella Chiesa il presbiterio e il cappellone aggiunto, costruito dall’Arc. Abate D. Vincenzo Sedita nella seconda metà del sec. XVII. Il presbiterio è occupato, sia a destra che a sinistra, da un coro ligneo e da un organo, mentre tutto attorno le pareti sono decorate da lesène ioniche che scandiscono lo spazio circostante.
Le navate laterali, che prendono luce dalle ampie arcate, presentano, analogamente alla navata centrale, due absidi semicircolari.
Nel 1741, accanto alla Matrice, fu costruito un fabbricato destinato alla sede della congregazione di Maria SS Addolorata e del SS Crocifisso.
Nell’anno 1929 l’Arciprete Carmelo Chiarenza intervenne sull’edificio realizzando il campanile, la facciata in stile ionico e l’orfanotrofio delle Suore Orsoline nella parte posteriore del complesso.
Tra le opere di rilievo va ricordata la scultura marmorea della Madonna con Bambino, della Scuola del Gagini: l’opera tardo rinascimentale, proveniente da una chiesa di Palermo, entrata in possesso della famiglia Joppolo, fu donata dalla stessa al paese di Cianciana.
In ultimo, il 28 Ottobre 2006 è stato dedicato il nuovo altare, di forma quadrangolare, che riporta su ogni lato la scritta “SANTO” in latino, greco, ebraico ed italiano.