Palazzo “Marino”
Questo palazzo venne costruito nel 1908 per volere dell’allora sindaco Marcello Marino.
L’edificio venne realizzato da maestranze locali, in pietra arenaria, lavorata in blocchi squadrati, proveniente da una cava locale.
Il Palazzo Marino si presenta estremamente essenziale e lineare dal punto di vista architettonico e si articola su quattro piani, di cui il primo è un ammezzato.
La scansione della superficie dei prospetti è determinata dalla presenza delle aperture che in maniera ritmica ne alleggeriscono le massicce forme strutturali.
Il prospetto che si affaccia sulla Salita Regina Elena è caratterizzato al piano terra da quattro aperture delimitate da cornici con sommità ad arco a sesto ribassato, al piano ammezzato da tre finestre basse ed un balcone a petto.
La stessa ripartizione viene mantenuta negli ultimi due piani, in cui troviamo quattro aperture architravate sormontate da pensiline in pietra.
In particolare al terzo piano ritroviamo dei balconi con ringhiere in ferro battuto.
Il prospetto nell’insieme si presenta molto uniforme anche se si nota uno stacco tra le prime elevazioni e la parte superiore, visibile soprattutto nel trattamento delle cornici bianche che contornano le aperture dei piani bassi.
La perfetta squadratura dell’edificio viene, nella parte alta, interrotta da un cornicione aggettante.
L’edificio, in parte di proprietà comunale, è stato in passato sede municipale; oggi viene utilizzato come sede dell’Unione dei Comuni “Magazzolo-Platani-Quisquina” di cui Cianciana fa parte.
Particolare da rimarcare è l’affresco, presente sul soffitto della stanza di rappresentanza, che raffigura la sensibilità civica dei ciancianesi.
Recentemente sono state fatte delle opere di restauro per mantenere e salvaguardare questo edificio che è la testimonianza di un periodo di grande sviluppo economico e sociale.